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Il postale
di
Aldo Amigoni
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Costruito nel 1910 dalla Società Bacini di Riva Trigoso, 2169 tonnelate di stazza lorde, lungo circa 87 metri, scafo in acciaio con due ponti e illuminazione elettrica. L’apparato motore era in grado di sviluppare 2768 cavalli che, tramite le 2 eliche, conferivano al piroscafo una velocità di navigazione di 15 nodi. Era un postale delle Ferrovie dello Stato in servizio nel tratto Civitavecchia – Golfo Aranci. Nel gennaio del 1916 fu requisito dalla Marina Militare Italiana e adibito ad incrociatore ausiliario. Dopo un lodevole passato, il I dicembre del 1917 alle ore 11.20 al comando del Cap. di Corvetta Guido del Greco, mentre scortava un convoglio all’altezza del paese di Ceriale (SV) venne avvistato e affondato da un sommergibile austriaco. Il siluro colpì il piroscafo nella zona delle caldaie di prora e dopo 3 minuti dall’esplosione il “Città di Sassari” iniziò ad affondare rapidamente. Dei 170 membri dell’equipaggio mancarono all’appello 4 persone: i 3 fuochisti di servizio nelle caldaie di prora (Arnaldi Antonio, Canatiello Salvatore, Garofalo Domenico), ed il Capitano Medico di Complemento Giulio Garretti, tutti periti nel tragico evento. Durante i numerosi tentativi di recupero, tutti falliti, il piroscafo fu ridotto in pezzi. Del relitto sono ancora ben distinguibili la parte centrale e la poppa ove troviamo i supporti ed il passaggio dei 2 alberi motore.
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