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Scapa Flow è un bacino lungo 20 chilometri posizionato a Nord dell’estrema punta della Scozia nel Mar del Nord. Più esattamente si trova nell’isola Pomona dell’arcipelago delle Orcadi. Questa importante baia della Royal Navy è protetta da scogli e isolette molto vicine tra di loro.

Durante la prima guerra mondiale i sottomarini tedeschi avevano tentato per due volte di penetrare a Scapa Flow .

Nell’ottobre 1914 l’U-18 di Von Henning nascondendosi nella scia di un mercantile inglese aveva potuto raggiungere uno degli accessi alla base ma la baia era completamente deserta in quanto la flotta era uscita in alto mare.
Nel 1918 anche l’U-116 di Von Emsmam che aveva ritentato l’impresa era stato colato a picco con tutto il suo equipaggio.

Verso la metà di settembre del 1939 il Comando Sommergibili tedesco inviò nelle vicinanze di Scapa Flow l’U-14, un piccolo sommergibile perché studiasse i sistemi di vigilanza della base britannica di Scapa Flow.

I ricognitori della marina tedesca fotografarono il Kirk Sound ovvero l’ingresso orientale della base di Scapa Flow. Ai primi di ottobre Doenitz prese la decisione che un U-Boot sarebbe dovuto penetrare a Scapa Flow in una notte senza luna tra il 13 e il 14 ottobre. Doenitz affidò l’impresa al tenente di vascello Gunther Prien 31 anni entrato nella Marina Militare nel 1933.

L’U-Boot 47 di Prien partì da Kiel la mattina dell’8 ottobre uscendo nel Mar del Nord. Si trattava di un sommergibile lungo 65 metri e largo 6 capace di una velocità di 17 nodi in superficie e di 8 in immersione. L’equipaggio era composto da 40 uomini. Il mattino del 12 Prien ordinò l’immersione e fino a sera rimase adagiato sul fondo a 90 metri di profondità. Alle 23.07 ad Ovest di South Ronaldsay Island le vedette tedesche avvistarono una nave mercantile inglese. L’U-Boot penetrò nel Kirk Sound manovrando con grande abilità fino a raggiungere la baia di Scapa Flow.

Verso l’una il sommergibile lanciò i suoi siluri a propulsione elettrica. Uno di questi colpì a prua la Royal Oak. I marinai inglesi pensarono subito ad un attacco aereo ma non vedendo aerei credettero ad una esplosione interna.
In seguito Prien diede ordine di portarsi a 1500 metri dall’obiettivo e lanciare una seconda salva di siluri tre dei quali raggiunsero la corazzata. All’una e mezza la Royal Oak una corazzata di 29.150 tonnellate, entrata in servizio nel 1916, che aveva partecipato alla battaglia dello Jutland, affondò rapidamente.
Morirono 786 uomini tra ufficiali e marinai compreso il contrammiraglio H.E.C. Blagrove.

La mattina del 17 ottobre 1939 nella base navale di Wilhelmshaven una folla numerosa attendeva il rientro dell’equipaggio dell’U-Boot 47.
Appena il sommergibile che portava dipinto sulla torretta un grande toro bianco, accostò al molo numero 2, il Grand’Ammiraglio Erich Raeder , comandante in capo della flotta tedesca scese dalla tribuna d’onore per andare a stringere la mano a tutti gli ufficiali e marinai e ad appuntare sul loro petto la Croce di Ferro.

Per quanto riguarda il capitano dell’U-47 Gunther Prien nel pomeriggio dello stesso giorno venne ricevuto dal Fuhrer alla Cancelleria del Reich.
Un successo memorabile per la marina tedesca costruito grazie anche alle informazioni di un agente segreto. Quanto all’U-47 dopo la missione di Scapa Flow riprese i compiti abituali. Ma nel marzo 1941 immersosi sotto l’attacco del cacciatorpediniere inglese Wolverine, il sommergibile non riemerse più.