Testo  di
Alberto Balbi
Siamo ancorati sul pedagno fisso posizionato dai responsabili dell'associazione dei diving della provincia di savona che grazie al contributo della confartigianato ci hanno permesso di visitare questo relitto normalmente interdetto. Le condizioni del mare hanno reso l'acqua torbida nei primi metri ma con l'aumentare della profonditā le condizioni migliorano notevolmente. Il cavo di ormeggio č saldamente assicurato sulla murata di dritta a circa centro nave, la nostra esplorazione inizia percorrendo tale murata verso prora, l'emozione č tanta visitare un relitto quasi inesplorato ci fa sentire dei privilegiati, notiamo subito le stive da carico che ci rivelano la natura mercantile della nave. Due grossi bighi da carico sono in bella mostra ancora ritti e collegati agli argani sottostanti, la profonditā in coperta č di circa 32 metri mentre il fondale sottostante arriva a 52 raggiungiamo la prora estrema che ci colpisce per la sua particolare forma, i masconi si congiungono con il dritto in modo squadrato e spigoloso, con le due cubie (ormai prive delle ancore ) in evidenza. Ritornando verso poppa notiamo un sacco di boccaporti e portelli molto invitanti ma essendo la prima esplorazione ci limitiamo all'esterno. Giunti sul castello di poppa ci colpisce la sua maestositā lo compongono tre piani praticamente intatti, labirinti di corridoi paratie e cavi ci guidano verso poppa senza distrarci dal notare che all'interno del castello l'elica di emergenza č ancora nella sua posizione originale. A poppa elica e timone si ergono dalla massima profonditā del fondale e il perfetto assetto di navigazione ci induce a pensare che di li a poco la grande nave possa mollare gli ormeggi e cominciare a muoversi. Consiglio vivamente di contattare i diving del consorzio perchč quella sul Sacro Corum č un' immersione da non perdere.






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