Testo  di
Andrea Nervi
L'immersione sul Santa Lucia si svolge su un fondale misto di sabbia con
alcuni rocce ad una profondità media di circa 40 metri. Il punto più
profondo dell'immersione è sui 45/47 metri. Il relitto appare diviso in due tronconi principali, la prua capovolta e la poppa adagiata su un lato. La zona centrale è ridotta ad un ammasso di lamiere, il che fa pensare al punto dell'impatto con il siluro. La poppa rappresenta il punto più fondo dell'immersione ed è buona norma iniziare da qui la perlustrazione del relitto, troviamo ciò che resta del ponte ancora ingombro di argani, materiale di vario genere e sovrastrutture. Si può osservare il timone, mentre l'elica è nascosta dallo scafo e da rocce circostanti. Le lamiere della parte centrale spesso sono la tana di molti pesci. La prua è completamente rovesciata e indica la direzione dell'isola di
Ventotene. Si possono notare le ancore nella posizione di navigazione mentre
sul fondo si può scorgere ancora la grossa catena dell'ancora di sinistra. Anche sotto la prua si registra la presenza di vario materiale presente sulla nave al momento del naufragio.






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