Testo  di
Cristian Magnani
L'immersione inizia da riva, sulla spiaggia sassosa di Tulamben.
Il fondale e costituito da grossi ciottoli coperti di alghe e qualche raro corallo, che lasciano presto il posto ad un declivio di sabbia nera.
Ben presto il profilo del relitto comincia a delinearsi ed è la parte poppiera con il grande timone ad apparire per prima. la nave e adagiata sul lato di tribordo, con il ponte rivolto verso il mare aperto. il timone e la poppa riversi sulla sabbia formano un angolo assai protetto e colonizzato da gorgonie, alcionari e corallo nero ed offre un riparo per la notte ad alcuni Buffalo Fish.
Spesso si viene accolti da un grande banco di carangidi che vivono in permanenza attorno allo scafo.
Proseguendo lungo il fondale verso quote più profonde raggiungiamo il ponte e cominciamo a seguirne il profilo spostandoci parallelamente alle costa.
Ad alcuni metri dalla poppa è possibile osservare un cannoncino antiaereo (ormai irriconoscibile) avvolto dagli alcionari.
Il ponte superiore, spogliato durante la permanenza sulla spiaggia, è privo del tavolato.
Tutto il carico ed ogni elemento della nave che avesse qualche valore è stato asportato prima dell'affondamento ed oggi rimangono solo le lamiere dello scafo, le paratie interne ed i bighi di carico crollati sul fondo. le lamiere sono colonizzate da un tappeto di gorgonie, alcionari e crinoidi. il corallo nero, pur presente, non raggiunge misure notevoli mentre c'è un buon numero di spugne a botte (alcune ospitano la bellissima pink squat lobster).
Si possono effettuare brevi penetrazioni in ciò che rimane delle stive, nella parte centrale della nave. questa è la parte meno concrezionata della nave tuttavia durante il pomeriggio la corrente è più intensa ed i carangidi vi si radunano e giocano sul filo della corrente. la vera sopresa si ha però di notte quando è possibile incontrare grandi banchi di flash light fish, un incontro che, a mio avviso, vale da solo il viaggio. proseguendo lungo lo scafo si arriva alla prua completamente concrezionata per poi seguire la chiglia fino a quote meno profonde dove effettuare la sosta osservando alcune garden eel.
Prima ri riemergere è bene indugiare un poco sul fondale di sabbia e soprattutto sui sassi prospicenti la riva, dove non è difficile osservare nudibranchi, molluschi ed anche un occasionale squalo intento a cacciare nella risacca.
L'immersione nel complesso è davvero bella, consigliata particolarmente a chi sia appassionato, oltre che di relitti, di macrofotografia.
Da non perdere la notturna.






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