Testo  di
Marco Pacini
L'immerisione inizia dal pedagno che è fissato sul punto più alto del relitto alla profondità di circa 23m, dove spesso stanziano branchi di ricciole. è consigliabile iniziare l'immersione con il relitto sulla destra, in questo si raggiunge la profondità massima di 35 metri e durante il rientro si possono effettuare varie penetrazioni nel relitto sfruttando al meglio il tempo di fondo.
La cosa più importante di questa immersione è l'assetto deve essere curato molto per evitare di sollevare sospensione, visto che il relitto è su fondale sabbioso e ricoperto da una sabbia molto sottile, e portare una torcia per illuminare gli interni e vedere i colori.
Con il relitto a destra passiamo prima vicino a due enormi ruote da camion, che avevano l classica funzione di parabordi, fino a trovarci in mezzo agli argani, con ancora le cime avvolte, e proprio dietro agli argani troviamo l'ingresso alla sala macchine, consigliata ai più esperti: si entra dalla porta e ci si trova subito di fronte una balaustra ci se deve sollevare di poco per superarla, ma stando attenti a no incastrarsi nella parte alta.
Nei pressi delle sala macchine si possono trovare varie tane con gronchi
murene e piccole cernie.
Superata quella zona ci troviamo dall'altro lato del relitto con svariati oblò e porte, ci si può sbizzarrire entrando nella cucina, dove si può vedere ancora qualche mobile in ferro, nelle cuccette, dove si possono vedere termosifoni e lavandini on tanto di rubinetterie completamente incrostate di coralli e vegetazione, si possono ammirare splendidi colori con una buona illuminazione. A questo punto abbiamo quasi finito il tempo di fondo, per non incorrere in una eccessiva decompressione, e si può tornare al pedagno.
I più esperti possono divertirsi ad entrare ed uscire dai vari boccaporti che si trovano sopra il relitto.
E' stato affondato artificialmente negli anni 70 per impedire la pesca a strascico; è solo una parte del relitto l'altra parte si trova a circa 100 metri
più spostata a 42 metri di profondità dove si può vedere la prua con l'argano della draga.






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