Testo  di
Piero Mescalchin
Quello che ancora oggi possiamo ammirare sul Quintino Sella, non sono solo i resti del suo armamento, ma le dimensioni e la bellezza della tre caldaie a nafta che accoppiate non più a macchine alternative a pistoni, ma alle nuove turbine, sviluppavano una potenza di 35.000 cavalli e una velocità massima di 35 nodi, ancora oggi difficilmente superabile dalle moderne navi militari.
Abbattuta, sul fondo troviamo anche la mitragliera antiaerea da 20 millimetri.
La base del complesso binato del cannone di poppa è ancora oggi riconoscibile non essendo stata intaccata dall'esplosione. Le folate dei cannoni sono rivolte verso il basso, quasi a voler significare un muto segno di resa. E' facilmente riconoscibile una bitta. Uova di calamaro, spugne, stelle di mare hanno trovato qui un habitat ideale.






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