L'affondamento
di
Andrea Ghisotti
L’Espresso Trapani è affondato il 29 aprile 1990 a mezz’ora dall’arrivo nel porto di Trapani. Proveniente da Livorno con a bordo 68 camion, 66 dei quali carichi e 2 vuoti, è passato al largo dell’isolotto dei Porcelli, virando per allinearsi con l’ingresso del porto.

Durante la manovra, alle ore 16.58, la nave è improvvisamente sbandata, verosimilmente a causa dello spostamento dei tir, che erano probabilmente stati sganciati in anticipo per accelerare le operazioni di sbarco (a Trapani era la festa di S.Francesco di Paola, patrono dei marinai ed erano in corso festeggiamenti e processioni). In 19 minuti esatti la nave è scomparsa sott’acqua.

Delle 52 persone a bordo (34 passeggeri e 18 membri dell’equipaggio), 39 erano prontamente soccorsi dai mezzi sopraggiunti. Venivano recuperate 6 salme, mentre di altri 7 dispersi non è stata più trovata traccia.

Sul relitto si sono immersi all’epoca i sommozzatori della RANA di Ravenna, mentre il ritrovamento del relitto in tempi recenti e la prima esplorazione sportiva si deve ad Andrea Ghisotti e Stefano Baldi, con assitenza di superficie di Roberto Monticciolo, in data 15 maggio 2003.






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