La storia
di
Aldo Amigoni
Piroscafo a un’elica, immatricolato a Livorno con il numero di matricola 92. Dotato di 30 cavalli di forza, di illuminazione elettrica, di impianto di refrigerazione, motori J. E J. Thomson di Glasgow, quattro caldaie Babcock a tubi d’acqua, velocità 14 miglia. Fu commissionata dall’armatore genovese Piaggio, e venne varata il 15 agosto 1878 nel cantiere navale di Glasgow in Scozia
Silurato il 14 agosto 1917 alle ore 18.30 a 800 metri a est dell’Isola Gallinara mentre navigava su rotta di sicurezza per Gibilterra a scorta di un convoglio di piroscafi, 4 vuoti e di bandiere norvegese e 3 italiani. Il convoglio era in ordine libero.
Partito da Genova alle 11.30 dello stesso giorno marciava in testa al convoglio. Al comando il Capitano Ernesto Astarita, Comandante militare. Era stato requisito dalla Marina Militare ed utilizzato come incrociatore ausiliario.
Affondò in due minuti; era armato con due cannoni a prua e a poppa.
Il siluro esplose a proravia dell’albero maestro, in corrispondenza della paratia tra la stiva n. 3 e la sala macchine, squassando il piroscafo e frantumando le due lance di salvataggio poppiere. La poppa si immerse e subito si diedero ordini in sala macchine di fermare i motori, ma nessuno rispose, La cabina RT era andata in pezzi e il Primo Radiotelegrafista Signor Coen fu lanciato a 5 metri di distanza, ma fortunatamente riuscì a salvarsi.
A bordo non vi erano passeggeri. L’equipaggio era composto da 80 membri: 39 militari, 41 militarizzati.
Morirono in 26: tutto il personale di macchina e altri che si trovavano in spazi chiusi.






 <<<

 scheda

 video

 foto storiche

 immersione

 disegni

 immergersi con

 pubblicazioni